Durante la fase di realizzazione della mia Tartana, era giunta la necessità di realizzare le ancore.
Ho iniziato con lo studio per cercare di comprendere come sia fatta e quali proporzione deve avere rispetto al modello che sto realizzando, questa come tutte le altre cose che sto facendo sono delle novità per me dato che non le ho mai realizzate prima di ora anche se conosco benissimo che queste sono parti che si trovano comunemente in commercio come ad esempio l’ art.4020 dell’ Amati a 2,2 euro già bella e fatta come questa:
La mia filosofia di modellista però mi vieta di acquistare oggetti già fatti.
Il lavoro di studio e realizzazione è stato molto lungo, devo ringraziare il nostro amico Francesco ( Mozzo) per l’ aiuto che mi ha dato con alcune informazioni.
Una volta realizzata l’ ancora ho deciso di rendere tale mio sistema visibile a tutti coloro che ne volessero prendere spunto, proprio perché penso che “ colui che crede di sapere sicuramente non sa” e scambiare con voi questo mio scritto si possa vincere la diffidenza e credere che l’ unione di tutti fa la forza.
Ma torniamo all’ argomento in essere.
Dopo aver letto vari testi anche con l’ ausilio di un traduttore online posto questa immagine che penso sia più eloquente di 1000 parole
In questa immagine si possono vedere tutte le proporzione che deve avere un’ ancora, ora devo legarla alle proporzioni del mio modello, durante i miei studi ho trovato anche queste e le descrivo qui di seguito:
- L’ asta dell’ ancora è uguale a 3/9 del baglio maggiore, il ceppo è uguale all’ asta.
- Le marre dal centro del diamante devono formare un angolo di 115°.
- Il diametro dell’ anello della catena dell’ ancora è uguale al prodotto del baglio maggiore moltiplicato per 4millesimi.
Sulla base di quanto sopra posso ora disegnare con CAD la mia ancora.
Ovviamente durante la mia ricerca ho trovato anche altre informazioni che le reputo interessanti per completare questa realizzazione:
Per la realizzazione fisica dell’ancora ho usato una lastra di rame da 1mm di spessore dato che era quello che avevo in casa anche se in realtà mi serviva uno spessore pari a 2mm, vuol dire che farò un doppio lavoro ma sostanzialmente la tecnica non cambia.
Dal disegno realizzato con il CAD prendo solo la vista di fronte e le due orecchie, stampo la selezione su carta adesiva e la posiziono sulla mia lastrina di rame da 1mm, con il traforo elettrico, dopo aver montato una lama per metalli n°0, inizio a tagliare il contorno.
Una volta terminata questa fase di taglio posso passare a quella di assemblaggio delle varie parti; per prima cosa devo prendere due forme e saldarle insieme questo per avere lo spessore di 2mm dato che come ho detto avevo solo rame da 1mm di spessore.
Per fare questo ho stagnato le due facce che dovranno combaciare tra loro dopo di che le ho unite tra di loro aiutandomi con dei morsetti in maniera che non si muovessero e con un saldatore ad aria calda (per questo lavoro va bene anche una pistola a caldo per sverniciare) ho direzionato il flusso d’ aria calda lungo il perimetro della forma e lo stagno fondendosi ha unito le due parti ed uscito lungo il bordo la quantità in eccesso, come si può vedere da questa foto:
Ho realizzato i due fori che mi serviranno alla fine e con le lime ho iniziato a modellare e dare forma a questo pezzo grezzo secondo il disegno e l' idea che mi ero fatto nella mente.
Una volta sfinate le marre con la lima e data la giusta forma devovo saldare su di esse le due orecchie, anche in questo caso mi aiuto con dei morsetti per mantenerle nella giusta posizione inoltre ( in questo mio caso specifico dove la forma principale è data da due pezzi uniti assieme) aggiungo altri due morsetti per far si che durante la saldatura delle orecchie non si spostino le due forme prima saldate.
Se la forma principale era stata realizzata con un materiale già a misura (2mm) questa operazione non serviva farla.
Ora sempre con il saldatore ad aria, saldo i due pezzi e attendo che si raffreddino.
Si usano nuovamente le limette per gli ultimi ritocchi e finalmente si arriva alla conclusione
Guardandole dal vivo sono soddisfatto del mio lavoro mi piacciono veramente.
Ora dovevo realizzare il ceppo e potevo trattare le due ancore per dargli il nero.
Il trattamento deciso è quella della zincatura nera non so come verrà ma dato che devo fare dei test approfitto per usare le due ancore come cavie anche se mi dispiacerebbe rovinarle ma sono fiducioso.
Un paio di giorni di tentativi e alla fine il risultato è giunto.
Le ancore sono terminate; il loro costo: considerando il tempo, il rame ecc ecc molto più di 2,2 euro , ma la soddisfazione di aver capito e nello stesso tempo averle realizzate non ha prezzo.
Sandro